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PRIMA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INDAGINE SUL COVID.

Martedi 8 ottobre 2024 si e’ svolta la prima riunione della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul COVID.
Data importante perche’ la Commissione e’ stata fortemente voluta dal “nuovo” governo, che nuovo ormai non e’ piu’ dato che sono passati circa 2 anni dalla sua istituzione.

E’ anche importante aggiungere che parte di questo ritardo e’ da imputare ai partiti di opposizione che inizialmente hanno utilizzato una strategia dilatoria, e al fine di sabotare la Commissione non hanno indicato i propri membri. Poi, di fronte alla possibilita’ che i membri di opposizione venissero nominati d’ufficio dai presidenti di Camera e Senato, hanno scelto….come peggio non potevano. Immaginate per esempio chi e’ stato nominato dai 5 Stelle: uno dei maggiori imputati per la gestione COVID, l’ex primo ministro Giuseppe Conte. Il quale durante le deposizioni dei rappresentanti delle varie associazioni di pazienti e parenti, ha tenuto un atteggiamento intimidatorio nei confronti dei testi, facendo commenti e cercando di condizionarli. Fino a che il presidente della commissione Lisei non lo ha ammonito, ricordandogli che un commissario ascolta e al limite fa domande, ma non commenta le deposizioni.

Al di la di queste schermaglie resta una considerazione di fondo: le associazioni pazienti sono ascoltate dalla politica ma purtroppo, senza una guida adeguata, si infossano in posizioni e richieste del tutto secondarie: l’uso del plasma immune, la non istituzione delle zona rossa a Nembro….mentre i veri motivi che hanno determinato lo sfacelo della sanita’ Italiana e il conseguente record mondiale nell’eccesso di mortalita’ registrato in Italia tra 2020 e 2022 sono ben altri: dalla mancata movimentazione dei pazienti tra i vari ospedali che ha determinato le atroci scene di Bergamo, alla mancanza di una sanita’ territoriale che non ha fermato sul nascere l’epidemia come invece avvenuto (almeno inizialmente) in Germania, fino agli appelli a non andare in pronto soccorso fino a una saturazione di O2 inferiore a 85% equivalenti ad un “codice nero” (vai subito al cimitero e risparmi tempo). E sono finti praticamente tutti nel dimenticatoio.

Speriamo nelle prossime udienze.