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Carlo – Elezioni politiche 2022: una storia di covid.

Le recenti elezioni politiche Italiane hanno consegnato un risultato mai ottenuto in oltre 12 anni di storia politica: una coalizione ha raggiunto una netta maggioranza, in grado di governare il paese senza dover dipendere per la propria sopravvivenza dall’appoggio di un altro partito.

Questo risultato e’ tanto piu’ sorprendente se consideriamo che i vari sistemi elettorali succedutisi dopo la fine del sistema maggioritario (Porcellum, Mattarellum, Rosatellum…) erano stati concepiti per evitare un risultato come questo, e per portare invece ad una situazione di grande equilibrio in cui un partito strategicamente importante (il cosiddetto “ago della bilancia”) anche se magari sostenuto da pochi voti, riceve un peso politico molto maggiore della propria rappresentativita’.

Nel successo della coalizione di Centro Destra, sostanzialmente determinato da quello di Fratelli d’Italia (FdI), pesano numerosi fattori: la qualita’ del suo leader, la sua coerenza, la scarsa qualita’ delle proposte dei suoi avversari che hanno solamente osteggiato la campagna del Centro Destra paventando pericoli alla nostra democrazia ma presentando pochissime proposte positive, la necessita’ sentita da molti di ribadire il principio dell’alternanza, punendo i partiti che hanno gestito disastrosamente il governo dalle ultime elezioni (cioe’ tutti tranne FdI)…

Tra queste molte ragioni ve ne e’ pero’ una che non e’ stata sottolineata: la netta condanna da parte di FdI della gestione del COVID da parte dello stato Italiano.
FdI e’ stata l’unica forza politica a sottolineare, apertamente, la limitazione delle liberta’ individuali applicata in Italia senza alcun limite, unico paese in Europa occidentale ad applicare un modello “cinese” alla gestione del COVID. Con i risultato di aver ottenuto il triste primato di essere la nazione con il maggior eccesso di morti tra i paesi dell’Europa occidentale, e nel contempo di aver applicato le maggiori restrizioni alla liberta’ individuale.

E’ curioso come, a ben vedere, le parti si invertano tra chi minaccia e chi difende liberta’ e democrazia. Il partito Democratico (con la stampella del movimento 5S) che ora agita lo spettro dell’antidemocrazia nei confronti di FdI, e’ stato l’artefice delle peggiori limitazioni ai diritti costituzionali dei cittadini: arresti domiciliari per 60 milioni di Italiani, obblighi vaccinali emanati per legge… e financo le restrizioni perpetrate all’accesso

all’Universita’, sia come docenti che come studenti, uniche fin dai tempi neri delle leggi razziali del 1938. Al converso FdI ha comunicato, tra le prime notizie dopo le elezioni, la fine del green pass e l’abolizione dell’obbligatorieta’ di vaccinazioni che servono ormai quasi solo a chi le vende.

Certo, non sara’ mai possibile sceverare quanti voti a FdI queste considerazioni abbiano portato, ma hanno sicuramente aiutato, ad esempio, le centinaia di migliaia di multe inviate questa estate ai cittadini sopra i 50 anni “non in regola” con obblighi di vaccinazione tanto sanciti da leggi, quanto privi in gran parte di presupposti scientifici. Ultimo regalo avvelenato dell’ormai ex ministro Speranza.

C’e’ da augurarsi che, una volta usciti da questa fase, si aprira’ una valutazione seria, obiettiva e impietosamente oggettiva di questi eventi, per comprendere cosa abbia funzionato cosi’ maldestramente durante il COVID, al punto da porre questa corona “nera” sul capo dell’Italia.