TRUMP: CONTINUA LA BATTAGLIA SUI VACCINI COVID, SENZA DISCERNIMENTO
L’amministrazione Trump ha deciso di riassumere nell’esercito tutti coloro che ne erano stati allontanati per essersi rifiutati di sottoporsi al vaccino anti SARA-CoV-2, con addirittura il pagamento degli arretrati.
Questa decisione ricorda quella del governo Meloni, che ha annullato le multe ancora non pagate che erano state comminate per la stessa ragione, quella di essersi rifiutati di sottoporsi a vaccinazione anti-COVID.
Tutto cio’ nella piu’ totale opacita’ su una valutazione seria di questa problematica. Oscilliamo quindi tra uno stato di polizia-COVID instaurato dal ministro Speranza (e negli USA da Fauci) dove senza vaccino era impossibile fare quasi qualsiasi cosa, a premi dati a chi al vaccino si era opposto. A prima vista sembra che la querelle vaccino-si/vaccino-no sia legata alla politica e non alla scienza (quella con la S maiusola, non la pseudoscienza dei vari consulenti dei ministri). E cosa ci dice la Scienza ? Che i vaccini, che hanno salvato decine milioni di persone da malattie come vaiolo, difterite, tetano, sono stati efficaci per il COVID nel salvare vite con la prima dose (perche’ ha evitato che il nostro sistema immunitario vedesse il virus totalmente impreparato), meno con la seconda e praticamente nulli dalla terza in poi.
Quindi quella che si puo’ ben definire come “ossessione vaccinale” era originata non dalla Scienza, ma da pulsioni meno nobili quali panico e malafede (abbiamo acquistato miliardi di dosi, quindi dobbiamo usarle).
Molti dei motivi utilizzati per imporre l’obbligatorieta’ dei vaccini si sono dimostrati dei miti: il vaccino protegge per un tempo molto limitato (3 mesi scarsi), chi si infetta propaga il virus in maniera simile, che sia vaccinato o no.
Al contrario le ragioni che hanno determinato in Italia il primato mondiale di eccesso di mortalita’ negli anni 2020-2022 (vedi la documentazione in storie di COVID: “cronaca di un viaggio in tempo di guerra”) continuano a essere taciute e negate, assicurandoci, come scriveva Primo Levi, che la prossima volta ci cogliera’ impreparati come la prima.
E soprattutto smettiamo di utilizzare il termine “no-vax” che non ha alcun senso in quanto tale ed e’ divenuto solamente un epiteto con cui bollare chiunque non la pensi come Speranza e colleghi.