PARTE LA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL COVID.
A un anno e mezzo dalla sua indizione e’ ufficialmente insediata la Commissione che il governo Meloni ha fortemente voluto. Un anno e mezzo caratterizzato da lungaggini burocratiche, polemiche, riletture dai diversi rami del Parlamento. Il testo della legge e’ disponibile qui.
Il presidente della Repubblica ha emanato il provvedimento in data 5 Marzo 2024.
Anche se e’ vero che alcuni compiti, come ad esempio quello di indagare sulle Regioni, sono stati eliminati, i poteri dell commissione restano notevoli.
E’ inoltre importante considerare che, se l’assistenza sanitaria e’ usualmente gestita dalle regioni, nel caso del COVID tutta l’organizzazione sanitaria fu avocata dal Ministero della Salute, fin dall’inizio. Il fatto, oggettivo ed incontestabile, che all’Italia spetti il poco onorevole primato tra i paesi sviluppati, dell’eccesso di mortalita’ piu’ alto nei due anni della pandemia, rende indispensabile indagare su cosa non funziono’, col rischio, altrimenti, di commettere nuovamente gli stessi errori.
Gli ambiti d’indagine sono 26. A titolo di mero esempio, la commissione potra’ indagare sulle indicazioni fornite dal governo alle regioni ed ai comuni e le misure di potenziamento indicate per gli enti del Servizio sanitario.
Saranno poi verificati quantità, qualità e prezzo dei dispositivi medici e di protezione individuale presenti prima della pandemia e di quelli acquistati dopo, e lo stesso avverrà sui materiali per gli esami di laboratorio e sugli altri beni sanitari, verificando eventuali ritardi e criticità nella catena di rifornimento.
Si indagherà sulle donazioni di DPI, su “abusi, sprechi, irregolarità, comportamenti illeciti e fenomeni speculativi”; e si approfondiranno pagine come l’acquisto di DPI cinesi tra cui “800 milioni di dispositivi individuali per una spesa di 1,25 miliardi di euro”, verificando gli importi delle commissioni e provvigioni versate per le relative operazioni ed individuando ove possibile i soggetti attuatori delle stesse. Passeranno al setaccio della commissione anche i contratti per la messa in campo degli hub vaccinali, dei centri temporanei di vaccinazione denominati «primule», dell’applicazione «Immuni» e della piattaforma unica nazionale per la gestione del sistema di allerta per i contagi da COVID, nonché l’ormai famoso acquisto di banchi a rotelle per distanziare gli alunni delle scuole.
Non sfuggirà alla valutazione nemmeno la scientificità delle misure di contenimento adottate dal Governo. La Commissione verificherà se siano state rispettate le libertà costituzionali nell’adottare ed applicare le misure di contenimento anche nel post-pandemia.
E valuterà anche adeguatezza e proporzionalità delle misure anti-contagi a scuola, incluse le chiusure.
Saranno vagliate la qualità della comunicazione istituzionale e l’eventuale esistenza di conflitti di interessi dei componenti degli organi tecnici governativi.
Non sfuggiranno nemmeno gli acquisti dei vaccini: i trenta membri della Commissione verificheranno se si sia usata trasparenza nell’acquistare le dosi ed esamineranno gli atti del processo di revisione continua sui vaccini e le decisioni Ema e comunitarie precedenti all’autorizzazione alle somministrazioni.
Si cercherà di capire quanto i fatti che emergeranno possano aver avuto un ruolo nel diffondere i contagi e nell’accrescere ricoveri e mortalità.
Il collegio potrà ottenere copie di atti della Magistratura non coperti da segreto nonché copie di atti parlamentari anche coperti da segreto, e garantirà il regime di segretezza finché gli atti saranno coperti da segreto. Il tutto con un budget oltre 1 milione di Euro.
I cittadini possono segnalare alla Commissione fatti di cui sono a conoscenza, che potrebbero aiutare i lavori della stessa.
Qualche giorno prima della pubblicazione della legge che istituisce la Commissione l’ex ministro e senatore dem Dario Franceschini, in aperta contraddizione col proprio ruolo di parlamentare, ha lanciato un appello alle opposizioni per disertare i lavori dell’organismo appena varato.
E purtroppo ben comprensibile che gli appartenenti al precedente governo come Franceschini appunto, faranno di tutto per ostacolare l’attivita’ della commissione.